sábado, 29 de noviembre de 2008

167 E por mes, exorcismo incluido...

Spesso gli scenari più tranquilli celano verità che rimangono in sordina, finché riemergono a ribaltare come un guanto l'ordinario, come Kandiskij la realtà nei suoi quadri.

Il quartiere dove vivo, qui in Valencia, è tranquillo e perfettamente vivibile. Ma solo un corridoio stretto e da un piccolo salone separa la mia stanza dal luogo di un'enigma.
Giornalmente, nelle prime ore pomeridiane, provengono dalla camera del mio coinquilino rumori enigmatici, versi striduli e intraducibili.
Il sottoscritto è arrivato a ipotizzarne 3 differenti origini:
I) è la sua maniera di cantare i pezzi rap che ascolta in cuffia;
II) si dedica ad originali pratiche onanistiche;
III) semplicemente è posseduto.

Altro elemento inquietante. L'anziana inquilina del piano di sotto, dopo reiterate quanto infondate lamentele porta a porta causa il rumore insopportabile che para provenga dal nostro appartamento, ha cambiato strategia: alle 20 a.m. di venerdì, nel perfetto silenzio che regnava, si è manifestata armata di una barra (si ipotizza di legno) ed ha iniziato a picchiare sulla porta, accompagnando il tutto con un continuo trillo del campanello. Si è poi eclissata, risucchiata dalle scale, con grida indecifrabile e lasciando come macabri segni del suo passaggio una decina di ammaccature sulla porta.

Ora, prima che uscendo di casa scopra che i rumorosi bambini dell'appartamento a fianco siano le due gemelline Grady, e mi invitino a "jugar con ellas", vi chiedo: "Avete il contatto di un buon esorcista? Anche l'Esorciccio mi andrebbe bene..."

domingo, 23 de noviembre de 2008

Nocturno en à-plat

(ovvero le mucche di G. W. Friedrich)

Nera una nube
ruggine di pensieri
da una finestra socchiusa
dissipa fragili sigilli e sentieri

Lo sguardo anestetizzato si perde
puntando il sorriso di una lacrima
(morbosamente sospeso e azzurro)
nel cuore nero di un crepuscolo.

Ma la notte, beffarda matrigna, tutto ri-vela.
La nube, statica davanti ai suoi occhi, sempre nera


Lui: “Quel nero è ora cangiante,
vivo, a sangue freddo
come maree striscianti nella sera
tra navi nell'Ellesponto”.

L'ombra: “Forse è come un mare
risucchiato dal tramonto,
solo uno specchio effimero
di carene già morte.
(il quadro è di J. Mirò, La sonrisa de una lágrima, 1973)

lunes, 17 de noviembre de 2008

Fuori dall'Italia, dentro la protesta

Ecco il video della nostra manifestazione al Consolato italiano di Valencia (14 novembre '08). Anche noi ci siamo fatti sentire.

Bra: "Lei cosa ne pensa di questa manifestazione?"
Console onorario: "Io non posso pensare!"

Questo invece un articolo pubblicato in prima pagina dall'Unità con parti del nostro manifesto.