domingo, 8 de mayo de 2011

Rieccomi (altrove)

è passato tanto tempo, ora riprendiamo qui e su Fb....

martes, 17 de febrero de 2009

Wasabi

Il premier giapponese si presenta pubblicamente con i postumi da sbronza. In altri tempi avrebbe fatto harakiri, oggi si limita a dimettersi. Ma si sa, gli occhi a mandorla, gente senza senso dell'umorismo.

Fosse stato italiano avrebbe fatto una divertentissima battutaccia sulle segretarie (troppo carine per non offrirle da bere), mentre all'opposizione un certo Wa(l)ter avrebbe polemizzato con lingue di fuoco contro il cattivo esempio di moralità dato ai nostri pargoli. Poi tutto sarebbe finito come sempre a tarallucci e vino, con ulteriore crescita dell'ulcera dell'orgoglioso popolo italico.


In Italia ci vogliamo tutti più bene, ci beviamo su e siamo campanilisti.
Il corrotto giustamente pagherà, ma chi ha corrotto - grazie al suo nuovo fedele amico Alfy - non lo sarà, anzi...


Questo blog manda ufficialmente tutti gli italiani, nessuno escluso, a "tomarse un wasabi su por el culo".

miércoles, 4 de febrero de 2009

Ojos hidrópicos

Mi ero perso...


Una brezza schiude gli occhi
inviata dall'alba ai primi rintocchi
e giù dai rami del mandorlo bianco
.........................stride la corda, e dondola,
dondola la forca
e non spira il profumo di quei fiori.
e l'ombra che la terra sporca.

martes, 6 de enero de 2009

Sombras

¿Qué es la vida? un frenesí.
¿Qué es la vida? Una ilusión
una sombra, una ficción,
y el mayor bien es pequeño,
que toda la vida es sueño,
y los sueños, sueños son.

(Pedro Calderón de la Barca, "La vida es sueño", atto II, scena XIX)



domingo, 14 de diciembre de 2008

Assenza in essenza

Sulle labbra un sapore denso
anaerobico, d'ammutinamento
e scivola il sudore come incenso
mentre in gola la saliva si fa cemento

Le mani tremano (trepidanti)
nevrotiche, senza pace,
i fremiti del miocardio si fanno pesanti
rendendo lo sguardo rapace

Ed ogni istante è come piombo
nell'attesa malferma di Lei
ed il cielo appare più distante
ad un passo dallo strapiombo

Immobile come sabbia
che in orizzontale stesa
in un sorriso (assente) sulle labbra
segna di una clessidra la resa.

...

Lei, il suo viso:
(ultima madreperlacea tessera)
combinazione a lungo ricercata
che del mio fato l'ordito
in un'epifania anelata invera.

Lei, il suo sguardo:
che in un attimo infiamma
sgelando gli spigoli della sorte
come un vento gentile d'autunno
che spazza via le foglie morte

Lei, la sua attesa:
annaspa il respiro ad ogni palpito
mi si dissecca nelle vene il sangue
- ruvido denso laconico -
squarciando una realtà ormai esangue.

▫▫▫

Re di picche al river. Solo 4/5 di scala, nulla da fare.
Il giovane Croupier senza cravatta ritira le carte. Li rimischia. Non cambia mazzo.

martes, 9 de diciembre de 2008

It's raining friends

(R. Magritte, Golconde, 1953)

Se a volte vi è capitato di trovarvi solo in casa a pensare che la distanza, il tempo le circostanze vi avevano separato da quei pochi buoni amici, avreste dovuto chiederviò: "Ma ce l'ho il contatto Facebook?".

sábado, 29 de noviembre de 2008

167 E por mes, exorcismo incluido...

Spesso gli scenari più tranquilli celano verità che rimangono in sordina, finché riemergono a ribaltare come un guanto l'ordinario, come Kandiskij la realtà nei suoi quadri.

Il quartiere dove vivo, qui in Valencia, è tranquillo e perfettamente vivibile. Ma solo un corridoio stretto e da un piccolo salone separa la mia stanza dal luogo di un'enigma.
Giornalmente, nelle prime ore pomeridiane, provengono dalla camera del mio coinquilino rumori enigmatici, versi striduli e intraducibili.
Il sottoscritto è arrivato a ipotizzarne 3 differenti origini:
I) è la sua maniera di cantare i pezzi rap che ascolta in cuffia;
II) si dedica ad originali pratiche onanistiche;
III) semplicemente è posseduto.

Altro elemento inquietante. L'anziana inquilina del piano di sotto, dopo reiterate quanto infondate lamentele porta a porta causa il rumore insopportabile che para provenga dal nostro appartamento, ha cambiato strategia: alle 20 a.m. di venerdì, nel perfetto silenzio che regnava, si è manifestata armata di una barra (si ipotizza di legno) ed ha iniziato a picchiare sulla porta, accompagnando il tutto con un continuo trillo del campanello. Si è poi eclissata, risucchiata dalle scale, con grida indecifrabile e lasciando come macabri segni del suo passaggio una decina di ammaccature sulla porta.

Ora, prima che uscendo di casa scopra che i rumorosi bambini dell'appartamento a fianco siano le due gemelline Grady, e mi invitino a "jugar con ellas", vi chiedo: "Avete il contatto di un buon esorcista? Anche l'Esorciccio mi andrebbe bene..."